miércoles, 8 de octubre de 2014

Grazie di tutto! - Gracias por todo!

Ciao a tutti, 
come sempre succede che tutte le esperienze, anche le più belle, hanno purtroppo una fine. 
Dopo tre mesi così posso proprio dire di essere cresciuto, sia professionalmente che personalmente!
Di questo devo ringraziare soprattutto il mio stupendo compagno di viaggio Francesco e tutte le persone che mi sono state vicino durante questo percorso: l'insostituibile Mónica, la dolcissima Carina, la divertentissima Carmen e tutte le ragazze della residenza. GRAZIE DI TUTTO!!! 
Carpe diem Giorgio va in vacanza ma tornerà nel 2015 con un sacco di novità da raccontarvi! 
Un abbraccio e continuate a seguirmi. 

Giorgio







Hola a todos,
como siempre todas las experiencias, aun las mas lindas, se acaban.
Despues de tres meses así, puedo afirmar que he madurado mucho, como persona y como trabajador.
Por eso tengo que agradecer a mi estupendo estupendo compañero de viaje Francesco y a todos los que han estado a mi lado durante este "viaje": la insustituible Mónica, la cariñosa Carina, la muy amable Carmen y todas las chicas de la resi. GRACIAS POR TODO!!!
Carpe diem Giorgio se va de vacaciones, pero volverá en el 2015 con un montón de novedades.
Continuad siguiendome. Un abrazo.

Giorgio

jueves, 24 de julio de 2014

Un nuovo modo di fare informazione: Curso de verano Servimedia - Una nueva forma de hacer información: Curso de verano Servimedia

La settimana tra lunedì 7 e venerdì 11, presso la sede distaccata di Manuel Becerra della Universidad Rey Juan Carlos di Madrid, patrocinato dall'agenzia di stampa Servimedia, ha avuto luogo il Curso de verano dal titolo: "Periodismo social. El compromiso de la información”. Quella tra Universidad Rey Juan Carlos e Servimedia è una collaborazione ormai consolidata, infatti l'evento è giunto al suo 10º anniversario; quest'anno gli organizzatori hanno deciso di incentrare il corso su un tema decisamente innovativo: il giornalismo nella sua accezione "sociale", ovvero vedere quanto e come l'opinione dei lettori può essere determinante nella scelta delle notizie che vengono diffuse dai giornali, e come i giornalisti danno voce a tutti i cittadini parlando delle loro necessità sotto qualsiasi punto di vista.
Il corso si è articolato in tre diversi momenti della giornata: la prima parte della giornata è stata dedicata all’approfondimento di diverse tematiche come il “Tratamiento informativo de la discapacidad”, il “Periodismo de datos”, “Los desafìos de la profesiòn periodistica”, ecc. Dopo una pausa pranzo decisamente lunga, si è dato spazio alla “Mesa redonda”, dove più ospiti hanno intavolato un dibattito riguardo un preciso argomento ogni giorno diverso.
Uno dei concetti fondamentali affermato dai vari volti che si sono succeduti in questa settimana è stato la consapevolezza che per essere dei giornalisti con la G maiuscola e riuscire, oggi, a trovare un posto di lavoro non basta avere una formazione di base generale, ma è opportuno e fondamentale specializzarsi. Si è parlato anche di come un giovane giornalista debba rimanere al passo con i tempi per quanto riguarda i mezzi di comunicazione, visti i repentini cambiamenti apportati dalla multimedialità al modo di fare informazione; questa è diventata sempre più social e sempre più alla portata di tutti, inoltre un bravo giornalista si riconosce attraverso l’utilizzo del proprio stile per raccontare una notizia che altrimenti sarebbe anonima.
Le giornate si sono aperte con interventi da parte di personalità del mondo del giornalismo e non solo, che hanno parlato delle proprie esperienze e di come il loro lavoro negli ultimi anni abbia tenuto conto sempre di più del fattore sociale. Un esempio ci è stato fornito da Montserrat Dominguez, Directora de Huffington Post en España, la quale ci ha illustrato la pagina web del giornale, nella quale figurano anche molti link esterni a blog, foto, video, ecc. tratti direttamente dalla rete e non correlati alle classiche notizie di cronaca. Questa scelta rispecchia la curiosità dei lettori, che sono sempre alla ricerca di notizie di interesse generale.
Durante le cosiddette Mesas redondas, hanno avuto luogo dei dibattiti incentrati su argomenti quali “La publicidad social en el siglo XXI”, “Los medios de comunicacion y los habitos saludables” e “De la politica economica a la economia real”. In questi incontri son intervenuti personaggi di rilievo, ognuna nel proprio ambito, come: Mavi Doñate, Jefa de sociedad de informativos de TVE; Alpio Gutierrez, Presidente de ANIS; Ugo Ceria, Director General de Delvico; Pilar Andrade, Presidenta de CEAJE, ecc.
Particolarmente interessante sul piano formativo è stata la giornata in cui si è affrontato un tema decisamente attuale, quello del giornalismo basato sulla raccolta di dati empirici coni quali costruire una vera e propria notizia. Il così detto periodismo de datos, secondo Mar Cabra e Karma Peirò, le due ospiti che hanno parlato di questo tema, è il giornalismo maggiormente accessibile poiché incentrato sull’analisi di dati che chiunque può consultare con relativa facilità, tramite l’accesso a basi di dati di dominio pubblico, tra cui quelle pubblicate on-line. Riguardo a questo argomento abbiamo potuto mettere in pratica gli insegnamenti delle due esperte grazie ad un taller pratctico di quattro ore. Durante questa pratica ci siamo divisi in gruppi di 3-4 persone e abbiamo raccolto dati on-line sui quali abbiamo fondato una notizia, poi condivisa con i nostri colleghi del corso.
L’idea di Servimedia di organizzare un corso estivo sul giornalismo è senza dubbio vincente. Questo è comprovato dal fatto che viene organizzato da ormai dieci anni e che richiama l’attenzione di sempre più persone, sia degli addetti ai lavori che di semplici curiosi interessati a conoscere meglio questo mondo. Decisamente proficua è la volontà degli organizzatori di ricevere consigli da parte dei partecipanti su come migliorare il corso, così da renderlo ogni anno sempre più interessante ed accattivante.
Alla fine di questa intensa settimana posso affermare di aver imparato molto in campo giornalistico, soprattutto che per poter scrivere un buon articolo non basta avere delle ampie basi teoriche e saper scrivere bene, ma bisogna anche vivere in prima persona la realtà della calle, cosa che nessun corso di studio mi ha mai insegnato.
Qualcuno di voi è interessato al giornalismo? Vi piacerebbe assistere ad un corso simile a questo?
Un abbraccio,

Giorgio





La semana entre lunes 7 y viernes 11, en la sede de Manuel de Manuel Becerra de la Universidad Rey Juan Carlos de Madrid, patrocinado por la agencia de prensa Servimedia, tuvo lugar el Curso de verano: “Periodismo social. El compromiso de la información”. Ésta es una colaboración ya consolidada entre la Universidad Rey Juan Carlos y Servimedia, de hecho este evento ha cumplido su décimo aniversario. Este año los organizadores del curso han decidido plantear un tema decididamente innovador: el periodismo en su acepción “Social”, o sea ver cuán determinante puede ser la opinión de los lectores en la elección de las noticias que se difunden en la prensa, y cómo los periodistas “se hacen eco” de las opiniones de éstos y de su necesidad desde cualquier punto de vista.
La jornada estaba dividida en tres partes diferenciadas: la primera parte se dedicaba a profundizar sobre diversos temas como el “Tratamiento informativo de la discapacidad”, el “Periodismo de datos”, “Los desafíos de la profesión periodística”, etc. Luego de una pausa para el almuerzo decididamente larga, tenía lugar la “Mesa redonda”, donde los participantes podían entablar un debate respecto al tema tratado en el día.
Un tema fundamental que se ha tratado en más de una ocasión, es que para ser periodista con P mayúscula y ser capaz, hoy en día, de encontrar un puesto de trabajo no basta con tener una formación generalista, sino que es oportuno y fundamental especializarse.  Se ha hablado también de cómo debe actualizarse continuamente un joven periodista en lo que respecta a los medios de comunicación, vistos los cambios repentinos, debidos al “multimedia”, que se dan en la manera de hacer información. Esta forma de entender la información es cada vez más social y más al alcance de todos y además un buen pediodista se reconoce por su estilo personal a la hora de redactar una noticia que de otro modo no tendría la misma repercusión.
Las jornadas se abrían cada día con la intervención por parte de personalidades del mundo del periodismo y de otros sectores, que hablaban de sus propias experiencias y de cómo su trabajo en los últimos años ha tenido que adaptarse para acercarse cada vez más al ámbito social. Un ejemplo de ésto fue presentado por Montserrat Domínguez, Directora del Huffington Post en España, que nos enseñó la página web del periódico, en la cual figuran también muchos enlaces externos como blogs, fotos, vídeos, etc.,  tomados directamente de las redes y no relacionados con las crónicas clásicas.  Esta elección refleja la curiosidad de los lectores que siempre están a la búsqueda de noticias de interés general.
Durante las llamadas Mesas redondas, tuvieron lugar los debates centrados en argumentos como “La publicidad social en el siglo XXI”, “Los medios de comunicación y los hábitos saludables” y “De la política económica a la economía real”.  En éstos intervinieron personalidades importantes, cada una en su propio ámbito como: Mavi Doñate, Jefa de Sociedad de Informativos de TVE; Alpio Gutiérrez, Presidente de ANIS; Ugo Ceria, Director General de Delvico; Pilar Andrade, Presidenta de CEAJE, etc.
Particularmente interesante en el plano formativo ha sido la jornada en la que se planteó un tema decididamente actual, aquél del periodismo basado en la recogida de datos empíricos con los que se puede crear una verdadera noticia. El así llamado periodismo de datos, según Mar Cabra y Karma Peirò, las dos ponentes que han hablado de este tema, es el periodismo más accesible, ya que dado que está centrado en el análisis de datos que cualquiera puede consultar con relativa facilidad, vía el acceso a bases de datos de dominio público, entre ellos, los que están publicados on-line. Respecto a este tema, gracias a las enseñanzas de las dos expertas,  lo pudimos poner en práctica en un taller de cuatro horas. En éste nos dividimos en grupos de 3-4 personas y buscamos datos on-line sobre los que creamos una noticia, luego compartida con nuestros compañeros del curso.
La idea de Servimedia de organizar un curso de verano sobre el periodismo social, sin duda ha sido un éxito.  Esto lo demuestra el hecho de que se viene organizando desde hace ya diez años y que cada vez hay más gente interesada, tanto profesionales como simples curiosos que quieren conocer mejor este mundo. Hay que subrayar, la voluntad de los organizadores a la hora de recibir consejos por parte de los participantes sobre cómo mejorar el curso, de manera que cada año sea más interesante y atractivo.

Al final de esta intensa semana puedo afirmar que he aprendido mucho en el campo periodístico, sobre todo que para poder escribir un buen artículo no basta con tener unas amplias bases teóricas y saber escribir bien, sino que hace falta también vivir en primera persona la realidad de la calle, cosa que ningún otro curso me había enseñado hasta ahora.
Alguien es periodista? Ve gustaria seguir un curso parecido a este?
Un abazo,


Giorgio